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Iva per cassa: come gestirla con il software gestionale ?

La liquidazione dell’Iva secondo la contabilità di cassa prevede una serie importante di regole da rispettare. Con questo articolo vedremo nel dettaglio quali sono queste regole, cosa prevede la normativa e quali sono le operazioni che il software gestionale deve garantire per una gestione efficiente e automatizzata delle operazioni.

 

Cosa è l’IVA per cassa?

L’IVA per cassa(c.d. cash-accounting) è un regime IVA facoltativo che ti permette di posticipare il versamento dell’imposta al momento in cui incassi il corrispettivo delle vendite e di detrarre l’IVA dei tuoi acquisti al momento in cui paghi il fornitore. Possono esercitare questa opzione solo i soggetti passivi con un volume d’affari non superiore ai 2 milioni di euro.

Lo ratio sottostante è favorire la crescita delle piccole imprese proteggendole dall’essere schiacciate del versamento dell’IVA quando non hanno ancora incassato. Infatti, questo regime è stato introdotto dal governo Monti nell’ambito delle Misure urgenti per la crescita del Paese (c.d. Decreto Sviluppo). Questa “protezione” si configura come un nuovo strumento di finanziamento. Sì, hai letto bene: “finanziamento”. Non a caso il regime “IVA per cassa” viene introdotto nel capo II “Nuovi strumenti di finanziamento alle imprese” e come tale si configura. Certo, non devi pagare degli interessi su un tale finanziamento, ma prima o poi l’iva la dovrai versare.

A ben vedere, il problema a monte è quello del ritardo dei pagamenti e della cronica lunghezza delle scadenze di pagamento che caratterizza il nostro Paese. Se i pagamenti fossero corti e certi, la necessità di un finanziamento non si porrebbe. Se la tua impresa è una start-up, questo regime è molto interessante, in quanto permette di ridurre il capitale necessario per avviare l’impresa, ma fai attenzione: non trasformarlo in un’attenuazione dell’importanza di intrattenere rapporti commerciali con scadenze brevi e onorate. Se non curi questo aspetto dal sapore più commerciale che contabile, ne pagherai le conseguenze quando decaderai dal regime opzionale e ti troverai a dover pagare l’iva subito con clienti abituati a pagare in ritardo.

 

Qual è la normativa di riferimento dell’IVA per cassa?

I riferimenti normativi per il regime che stiamo trattando sono:

  • l’art. 32-bis della Legge n. 134 del 07/08/2012, la quale ha convertito il Decreto Sviluppo (Decreto Legge n. 83 del 22/06/2012);
  • dal Decreto del Ministro dell’economia e delle finanze del 11/10/2012, il quale stabilisce le disposizioni di attuazione riguardanti le operazioni escluse, gli adempimenti e il termine dell’opzione;
  • dal Provvedimento del Diretto dell’Agenzia dell’entrate n. 165764 del 21/11/2012, il quale individua le modalità secondo cui esercitare l’opzione.

Il quadro normativo è così caratterizzato:

  • il regime “IVA per cassa” permette di posticipare il versamento dell’imposta sulle vendite dal momento dell’effettuazione dell’operazione al momento dell’incasso e analogamente di posticipare la detrazione dell’imposta degli acquisti al momento del pagamento
  • possono esercitare l’opzione i soggetti passivi con un volume d’affari inferiore ai 2 milioni di euro
  • in generale, il regime è applicabile solo per le operazioni effettuate nei confronti di soggetti che agiscono nell’esercizio d’impresa, arte o professione (quindi sono escluse le vendite a privati, onlus, ecc.)
  • l’imposta diviene comunque esigibile decorso il termine di un anno dall’effettuazione dell’operazione
  • il limite annuale è sospeso nel caso in cui il cliente sia stato assoggettato a procedure concorsuali
  • le fatture devono riportare una specifica annotazione per le operazioni effettuate applicando il regime “IVA per cassa”
  • nel caso di un incasso parziale l’imposta diviene esigibile proporzionalmente (analogo il caso della detrazione per il pagamento parziale)
  • ci sono particolari operazioni, sia attive che passive, escluse
  • quando superi il limite dei 2 milioni devi versare e puoi detrarre tutta l’iva in sospeso
  • se non superi il limite dei 2 milioni sei vincolato al regime “IVA per cassa” per almeno un triennio

Sicuramente, leggendo i punti sopra hai visto che il quadro normativo è semplice nel principio generale, ma complesso nell’applicazione concreta.

 

Come gestire l’IVA per cassa con il software Erp 

Se da un lato il regime “IVA per cassa” promette di semplificarti la vita, dall’altro il sistema che utilizzi per la tua attività può renderla estremamente difficile. Se utilizzi un semplice gestionale che vanta fra le caratteristiche la gestione dell'”IVA per cassa” devi andare a fondo su tutti punti sopra indicati, nel concreto:

  • Come vengono correlati incasso/pagamento e fattura: manualmente o automaticamente?
  • Vengono gestiti correttamente incassi/pagamenti parziali, magari di importi diversi da quelli concordati col cliente/fornitore?
  • Viene riportata l’annotazione obbligatoria solo nei casi in cui è necessaria?
  • Distingue fra operazioni effettuate nei confronti di coloro che agiscono nell’esercizio di impresa, arte o professione e quelle effettuate nei confronti di privati, onlus, ecc.?
  • Esclude agevolmente tutte quelle operazioni previste dalla normativa, cioè quelle effettuate nell’ambito di regimi particolari (agricoltura, agriturismo, agenzie di viaggi, margine dei beni usati, ecc.), reverse charge, importazioni di beni, split payment, esigibilità differita ecc.?
  • Come viene controllato la decorrenza del termine di un anno per l’esigibilità dell’imposta? Viene calcolato dal momento dell’effettuazione dell’operazione, come prevede la normativa, o dalla data fattura? Il calcolo è corretto sia per fatture immediate che per fatture differite emesse il mese successivo dall’effettuazione dell’operazione?
  • Puoi escludere dal computo dell’IVA le fatture emesse verso un cliente assoggettato a procedure concorsuali?
  • Come viene gestito il termine dell’opzione? Viene calcolata in automatico l’IVA che era sospesa?

Come avrai bene capito, il gestionale che usi può renderti la vita molto complicata se ti trovi a dover gestire fattura per fattura, operazione per operazione, le casistiche sopra a mano. Non solo può renderti la vita complicata, ma anche esporti a sanzioni. A ben vedere, per gestire l'”IVA per cassa” in modo efficiente e sicuro è necessario un sistema di automazione integrato in grado di fare tutti i controlli delle regole precedentemente descritte. Il fatto di essere una piccola impresa rende ancora più stringente questa necessità: non puoi permetterti di generare costi in operazioni manuali superflue e distogliere preziose energie dal creare valore per la tua azienda e i tuoi clienti.

Un buon software di automazione saprà lavorare al tuo fianco permettendo di concentrarti sulle attività a valore aggiunto, senza dover replicare manualmente operazioni noiose e uguali a loro stesse. Con le sue regole di automazione saprà:

  • distinguere i soggetti e operazioni particolari nei confronti dei quali non applicare il regime “IVA per cassa”
  • tenere uniti gli incassi/pagamenti alle rispettive fatture e tracciare il termine di sospensione
  • aggiornare l’importo da versare in sede di liquidazione nel momento stesso in cui registri un incasso/pagamento senza richiederti ulteriori passaggi
  • non ti limiterà le proprie funzioni ai fini di una corretta gestione dell'”IVA per cassa”; piuttosto, integrerà questa gestione armoniosamente con le altre funzioni esistenti

In conclusione, l”IVA per cassa” può essere un interessante regime opzionale per la liquidazione dell’IVA se hai una piccola impresa, ancor di più una start-up; se non dimentichi di considerarlo un finanziamento per la tua attività e non l’occasione per posticipare i tuoi doveri riguardanti il versamento dell’imposta. Fondamentale infine utilizzare un software gestionale avanzato che ti aiuti a gestire in modo automatico le diverse operazioni.