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Cosa è la ritenuta d’acconto

La ritenuta d’acconto è un meccanismo fiscale previsto dal sistema tributario italiano, utilizzato per la gestione delle imposte sui redditi derivanti da lavoro autonomo, prestazioni di servizi, rendite finanziarie e altri tipi di reddito. Consiste in un prelievo che il committente effettua al momento del pagamento al beneficiario (fornitore, libero professionista, ecc.), che viene poi versato all’Agenzia delle Entrate come acconto dell’imposta sui redditi dovuta dal beneficiario.

La ritenuta d’acconto agisce quindi come un acconto dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) o dell’imposta sul reddito delle società (IRES), a seconda che il beneficiario sia una persona fisica o una società. La percentuale di ritenuta applicata può variare in base alla natura del servizio prestato o del reddito erogato e alle disposizioni normative vigenti. Esempi tipici includono le prestazioni di servizi professionali, per le quali la ritenuta è comunemente del 20%, o i compensi per prestazioni occasionali, per cui si applica una ritenuta del 20% o 23%, in alcuni casi anche del 4% come corrispettivi dovuti per prestazioni relative ai contratti di appalto, di opere e servizi.

Alla fine dell’anno fiscale, il beneficiario della prestazione dovrà dichiarare questi redditi, comprensivi delle ritenute subite, nella propria dichiarazione dei redditi. Le ritenute d’acconto già versate saranno considerate come un credito d’imposta che si andrà a compensare con le imposte dovute, potendo portare a un saldo a debito, a favore o in pareggio con l’erario.

In alcuni casi, per particolari categorie di reddito o per specifiche convenzioni, può essere prevista l’esenzione dalla ritenuta d’acconto o l’applicazione di aliquote ridotte, come nel caso dei rapporti con soggetti residenti in Paesi con i quali l’Italia ha stipulato convenzioni contro le doppie imposizioni.

Cosa la ritenuta d’acconto rappresenta?

la ritenuta d’acconto rappresenta un anticipo sulle tasse che il committente versa all’Agenzia delle Entrate per conto del professionista o del fornitore. Questo importo verrà poi detratto dal totale delle tasse dovute dal beneficiario alla fine dell’anno fiscale.

Non solo i clienti con partita IVA possono agire come sostituti d’imposta. Anche le pubbliche amministrazioni, ad esempio, effettuano la ritenuta d’acconto quando erogano compensi per prestazioni di lavoro autonomo. La chiave è che il pagatore (sostituto d’imposta) deve occuparsi di trattenere e versare l’importo della ritenuta.

Professionisti con cassa e senza cassa

La ritenuta d’acconto sui compensi dei professionisti può essere influenzata dalla loro affiliazione o meno a una cassa previdenziale. Ecco una spiegazione dettagliata con esempio per chiarire la differenza tra professionisti con cassa e senza cassa riguardo alla ritenuta d’acconto.

Professionisti con Cassa

I professionisti iscritti a una cassa previdenziale specifica calcolano la ritenuta d’acconto solo sul compenso concordato, escludendo i contributi previdenziali. Questo perché i contributi sono versati direttamente alla cassa previdenziale di appartenenza e non influenzano il calcolo della ritenuta d’acconto.

Esempio
Un architetto (professionista con cassa) emette una fattura per un compenso di 1.000€. Supponiamo che il contributo cassa sia del 10% (100€ in questo caso), ma non verrà incluso nel calcolo della ritenuta d’acconto. Se l’aliquota della ritenuta è del 20%, la ritenuta sarà:

 Ritenuta d’acconto: 1.000€ x 20% = 200€

La fattura rifletterà quindi un totale di 1.100€ (compenso più contributo cassa), ma la ritenuta d’acconto sarà calcolata solo sul compenso di 1.000€, con un netto a pagare di 900€ (1.000 compenso + 100 contributo cassa – 200 ritenuta acconto).

I professionisti “con cassa” sono quelli iscritti a una cassa previdenziale specifica per la loro categoria professionale. Queste casse gestiscono la previdenza e l’assistenza sociale per specifiche professioni, come avvocati, commercialisti, ingegneri, architetti, medici, ecc. Questi professionisti:

  • Contributi Previdenziali: versano i contributi previdenziali alla loro cassa professionale, che variano in percentuale in base al reddito e sono detraibili fiscalmente.
  • Calcolo della Ritenuta d’Acconto: la ritenuta d’acconto viene calcolata esclusivamente sul compenso pattuito, senza includere i contributi previdenziali, poiché questi sono versati direttamente alla cassa di appartenenza.
  • Benefici: hanno diritto a una serie di prestazioni sociali erogate dalla loro cassa, come pensioni, indennità di malattia, maternità, e altre forme di assistenza.

Professionisti senza Cassa

I professionisti senza cassa, invece, devono calcolare la ritenuta d’acconto includendo nel calcolo il compenso e la rivalsa INPS, se applicabile. Questo perché non sono iscritti a una cassa specifica e i loro contributi previdenziali (rivalsa INPS) influenzano direttamente l’importo sulla quale viene calcolata la ritenuta.

Esempio
Un grafico freelance (professionista senza cassa) emette una fattura per un compenso di 1.000€ con una rivalsa INPS del 4% (40€). Se l’aliquota della ritenuta è del 20%, la ritenuta sarà calcolata come segue:

– Base imponibile per la ritenuta: 1.000€ + 40€ = 1.040€
– Ritenuta d’acconto: 1.040€ x 20% = 208€

La fattura rifletterà quindi un totale di 1.040€ (compenso più rivalsa INPS), con una ritenuta d’acconto di 208€, risultando in un netto a pagare di 832€ (1.040€ – 208€ di ritenuta).

I professionisti “senza cassa” non sono iscritti a una cassa previdenziale specifica per la loro professione. Questo gruppo include lavoratori autonomi di varie categorie, che non rientrano nelle professioni ordinistiche, o coloro che svolgono prestazioni occasionali. Questi professionisti:

  • Contributi Previdenziali: Devono iscriversi alla Gestione Separata INPS, se non già coperti da altro regime previdenziale, per i loro contributi previdenziali. La percentuale di contribuzione è stabilita annualmente dall’INPS e si applica sul reddito professionale.
  • Calcolo della Ritenuta d’Acconto: Nel calcolo della ritenuta d’acconto, devono includere il compenso più eventuale rivalsa INPS (se applicabile), perché la gestione dei contributi previdenziali è diversa rispetto ai professionisti con cassa.

Benefici: Possono accedere alle prestazioni previdenziali e assistenziali previste dalla Gestione Separata INPS, come pensioni di vecchiaia, invalidità, e indennità di maternità.

Come si calcola la ritenuta d’acconto?

La percentuale di ritenuta d’acconto varia in base alla natura del lavoro svolto e alla presenza o meno di una cassa previdenziale per il professionista

Per le prestazioni occasionali, applichi il 20% di ritenuta d’acconto sul tuo compenso. Ad esempio, se guadagni 1.000€, la ritenuta sarà di 200€. Pertanto, riceverai un netto di 800€, che corrisponde al totale guadagnato meno la ritenuta.

Se sei un libero professionista affiliato a una cassa previdenziale, la ritenuta d’acconto viene calcolata esclusivamente sul compenso pattuito. Ciò significa che eventuali contributi integrativi obbligatori e l’IVA che aggiungi in fattura non influenzano il calcolo della ritenuta.

Per esempio, se la tua professione è quella di avvocato:

– Compenso: 1.000€

– Contributo integrativo del 4%: 40€

– IVA del 22% su (1.000€ + 40€): 229€

– Totale fattura: 1.269€

– Ritenuta d’acconto sul compenso: 200€ (1.000€ x 20%)

Di conseguenza, il tuo incasso sarà di 1.069€, ossia l’importo fatturato meno la ritenuta.

Se sei iscritto alla gestione separata INPS, devi calcolare la ritenuta includendo il compenso, la rivalsa INPS e eventuali rimborso spese, se decidi di inserirli.

Ad esempio, nel caso di un Consulente IT:

– Compenso: 1.000€

– Rivalsa INPS del 4%: 40€

– IVA del 22% su (1.000€ + 40€): 229€

– Totale fattura: 1.269€

– Ritenuta d’acconto su (1.000€ + 40€): 208€

Alla fine, riceverai 1.061€, calcolato come l’importo totale della fattura meno la ritenuta d’acconto.

Ritenuta d’acconto con StartyErp

Al momento della configurazione di una ritenuta, è possibile creare dei templates contenenti configurazioni comuni a più casistiche, da poter poi richiamare nell’anagrafica del singolo professionista.

 Quando si andrà poi a configurare l’anagrafica del professionista, sarà sufficiente scegliere il template per popolare in automatico tutte le informazioni necessarie.

 Alla registrazione del documento passivo del professionista, Starty applicherà quindi le regole stabilite nell’anagrafica della ritenuta per calcolare in automatico l’importo da versare all’Erario.

Allo stesso modo, al momento del pagamento verrà generata automaticamente la scrittura contabile di debito verso l’Erario, senza necessità che l’utente debba ricordare che la fattura di cui sta registrando il pagamento sia sottoposta a ritenuta.

Ecco un esempio di come Starty Erp contabilizza automaticamente il debito verso l’Erario per l’importo della ritenuta al momento del pagamento:

Ritenuta sulle provvigioni degli agenti e contributi Enasarco

Visto che la configurazione della ritenuta sulle provvigioni degli agenti (ex 1038) ricalca quanto già visto per la ritenuta 1040, ci concentreremo ora sulla gestione dei contributi Enasarco che solitamente vengono calcolati sulle provvigioni degli agenti.

Su Starty Erp è sufficiente impostare i parametri Enasarco una sola volta per ogni annualità, consentendo al sistema di calcolare automaticamente i contributi da versare.

La tabella Enasarco centralizzata così compilata va poi agganciata all’anagrafica dell’agente.

Ecco un esempio di tabella Enasarco configurata:

In base ai parametri impostati nella tabella e nell’anagrafica dell’agente, una volta inserita la fattura passiva ed effettuato il pagamento, Starty rileverà automaticamente sia la ritenuta che i contributi Enasarco da versare.

Il software permette, inoltre, di elaborare la certificazione unica con una procedura automatica, fornendo un considerevole guadagno in termini di tempo per l’amministrazione.

Starty ERP semplifica notevolmente la gestione delle ritenute d’acconto, rendendo anche il processo automatico e riducendo il rischio di errori manuali. Ecco come funziona:

Configurazione delle Ritenute

Il software permette di creare template per le ritenute d’acconto, come la ritenuta 1040, che possono essere applicati a diversi professionisti. Questi modelli preconfigurati facilitano l’impostazione delle ritenute specifiche per ciascun professionista, garantendo che tutte le informazioni necessarie siano correttamente inserite nell’anagrafica.

Automazione della Contabilizzazione

Alla registrazione di un documento passivo relativo a un professionista, Starty ERP applica automaticamente le regole di ritenuta configurate, calcolando l’importo da versare all’Erario. Anche al momento del pagamento, il software genera la scrittura contabile del debito verso l’Erario per l’importo della ritenuta, eliminando la necessità per l’utente di ricordarsi della ritenuta applicabile.

Gestione dei Contributi Enasarco

Per quanto riguarda gli agenti di commercio, Starty ERP gestisce anche i contributi Enasarco, che vengono calcolati automaticamente sulle provvigioni. Impostando una volta i parametri Enasarco per ogni annualità, il sistema calcola i contributi dovuti senza interventi manuali. La tabella Enasarco viene collegata all’anagrafica dell’agente per una gestione efficiente.

Certificazione Unica e Altri Vantaggi

Starty ERP permette anche l’elaborazione automatica della certificazione unica, offrendo un risparmio di tempo significativo per l’amministrazione. La gestione automatizzata e centralizzata delle ritenute d’acconto, dei contributi Enasarco e della certificazione unica, assicura una contabilità accurata e conforme alle normative vigenti.

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